
Melissa Wilband, una donna di 28 anni di Newent (Regno Unito), è stata dichiarata colpevole dell’omicidio della sua piccola Lexi, che è deceduta il 18 aprile 2020, sei giorni dopo un collasso a casa. Secondo i pubblici ministeri, la bimba, di soli 4 mesi, ha subito un’emorragia cerebrale a causa di violenti scossoni subiti, probabilmente ripetuti nel tempo.
Il tragico episodio è avvenuto il 12 aprile 2020, quando i vicini avrebbero sentito un pianto disperato provenire dall’abitazione di Wilband, seguito dalla frase: «Cosa faremo adesso?». Nonostante la gravità della situazione, la madre non ha chiamato subito il numero di emergenza 999, ma ha tentato prima di contattare il numero non urgente 111. Dopo aver riattaccato senza parlare con un operatore, ha chiamato suo padre, che le ha consigliato di chiamare il 999. Quando i paramedici sono arrivati, hanno trovato la piccola Lexi riversa a terra.
Il 17 aprile, i medici hanno deciso di staccare il ventilatore che teneva in vita la bambina, dopo una risonanza magnetica che ha confermato la gravità della sua condizione. Melissa Wilband e il compagno di allora, Jack Wheeler, 31 anni, erano presenti, ma la madre, pur consapevole che la figlia fosse in fin di vita, ha deciso di andare a dormire in un’altra zona dell’ospedale. Il giorno successivo, la madre è arrivata solo dopo la morte della bambina.
Inoltre, Wilband è stata coinvolta in un altro scandalo relativo alla paternità di Lexi. Nonostante avesse sempre sostenuto che Jack Wheeler fosse il padre della bambina, un certificato di paternità falsificato e un test del DNA hanno smascherato la verità: Wheeler non era biologicamente il padre di Lexi.
L'articolo Bimba di 4 mesi muore in ospedale dopo una settimana: la mamma l’ha scossa fino a farle perdere i sensi proviene da The Social Post.