Roma, la città eterna nonché la Capitale d’Italia, ha resistito imperterrita ad ogni affronto della Storia, persino alle invasioni barbariche o al sacco dei lanzichenecchi, ma una simile situazione di degrado difficilmente era mai stata riscontrata. Non parliamo di buche nel selciato o rifiuti per strada – che ad ogni modo rappresentano delle pressanti emergenze –, ma di altre forme di degrado, che potremmo definire importato: a costo di finire sotto la scure del politicamente coretto, quello per cui “la verità è sopravvalutata” (come ha recentemente e incredibilmente dichiarato la scrittrice Chiara Valerio), o quello per cui se osi criticare determinate etnie sei solo un fascista e razzista, non possiamo voltarci dall’altra parte. Non dopo una miriade di appelli accorati da parte dei residenti del quartiere capitolino di Boccea. Addirittura, non possono godere degli spazi verdi, i pochi spazi verdi del XIII Municipio, a causa di uomini nudi che si lavano nelle fontanelle – come vedremo meglio in seguito –, donne che si vendono e degrado dilagante. Inoltre, borseggi e rapine a tutte le ore, violenze gratuite e una certa insicurezza stanno infestando oramai da tempo questo e altri quadranti della città. (Continua a leggere dopo la foto)

Le proteste dei residenti
Ecco perché venerdì 10 maggio, il quartiere è stato protagonista di una mobilitazione urbana da parte di residenti e commercianti per chiedere maggiore sicurezza per il loro quartiere, denunciando i continui furti, risse, spaccio, la presenza in zona di sbandati, squallore e microcriminalità, gli insediamenti abusivi di immigrati clandestini. Il Giornale, che riprende le segnalazioni dei cittadini di Boccea, quartiere nel quadrante Nord-ovest di Roma, densamente popolato, cita anche il “danno arrecato all’immagine dell’Italia dalle amministrazioni non all’altezza del loro ruolo”, soffermandosi su Roma e su Milano, le principali città italiane, entrambe fuori controllo e in preda al caos. Torniamo, ora, a Boccea. Qui, nel Parco del Pineto, vi sono (“da anni”) degli accampamenti abusivi di stranieri senza fissa dimora e sbandati, addirittura uomini nudi, incuranti del via vai di famiglie e bambini, che si lavano nelle fontanelle, come potete vedere nella foto che abbiamo deciso di pubblicare come copertina di questo articolo. Sicché, Daniele Giannini, dirigente regionale Lega e già presidente del Municipio Aurelio-Boccea, riferisce: “Abbiamo effettuato un sopralluogo sul posto e abbiamo documentato la presenza di insediamenti abusivi, bivacchi e, cosa ancor più inquietante, la presenza di un individuo completamente nudo che si lavava in una fontanella in pieno giorno, noncurante della presenza a pochi passi di bambini e famiglie“. (Continua a leggere dopo la foto)

Una emergenza annosa
Decoro e sicurezza, sempre nelle parole di Giannini, “dopo anni di territori a guida Cinque stelle e Pd, sono ormai un lontano ricordo”. E ancora, dopo anni di segnalazioni, Giannini lamenta: “È inaccettabile che il Parco del Pineto sia diventato alla luce del sole teatro di attività come lo spaccio, la prostituzione e comportamenti disturbanti che generano timore e disagio tra i cittadini”.
Potrebbe interessarti anche: “E’ gravissima”. Bimba di due anni aggredita da un Pittbull, cosa è successo a Milano
L'articolo Prostituzione e uomini nudi, nel cuore della città il parco delle famiglie in mano alla criminalità. Cittadini indifesi proviene da The Social Post.