
E’ clamorosa e preoccupante la notizia che arriva oggi dall’America. Il Presidente Joe Biden, infatti, secondo quanto riportato dal Washington Post, sta prendendo in considerazione due durissime contromisure contro Cina e Russia. La prima, sarebbe la revoca a Kiev all’uso delle armi a corto raggio per attaccare la Russia al suo interno. La situazione militare ormai è disperata per l’esercito di Zelensky, e se l’Occidente non cambia strategia la guerra in Ucraina si avvia a concludersi con il trionfo di Putin. Per evitarlo, sarebbe necessario fare un altro passo verso il baratro di un conflitto globale. Nello stesso tempo, l’inquilino della Casa Bianca ha anche deciso di “punire” la Cina per avere fornito tecnologia strategica a Mosca. Un cambiamento di rotta che metterebbe l’America e i suoi alleati in rotta di collisione con Putin, che ha ribadito la sua intenzione di combattere contro la Nato se ciò diventerà inevitabile. Ma anche con Pechino, con il rischio di gettare Il Presidente Russo e il Capo del Governo cinese Xi Jinping uno fra le braccia dell’altro. (continua dopo la foto)

A quel punto, da coprire ci sarebbero due fronti: quello ucraino e quello legato al contenzioso sull’isola di Taiwan. L’amministrazione Usa ha compreso che senza un intervento diretto la causa ucraina è ormai perduta. Ma sa anche che intervenire comporterebbe un rischio enorme. L’affondo contro la Cina portato dal Segretario di Stato Antony Blinken dopo le visite a Pechino e a Kiev, apre inoltre un nuovo fronte di conflitto che sinora si era riusciti a contenere. E si aggiunge alle nuove norme protezioniste in salsa anti cinese decise da Biden. La “pace commerciale” che spingeva Washington e il Dragone a non affondare il colpo, ora sembra a forte rischio. “La Cina è colpevole di contribuire ad alimentare la più grande minaccia per l’Europa“, ha sentenziato Blinken qualche giorno fa. Il Segretario di Stato ha anche minacciato nuove sanzioni contro società e istituzioni finanziarie cinesi. (continua dopo la foto)

Sinora Biden aveva adottato politiche prudenti, proprio per evitare lo scontro diretto con i due colossi Asiatici. Ora gli Stati Uniti sembrano convinti ad attaccare su due fronti in contemporanea. Una scelta politica pericolosissima, che rischia di far saltare i già fragili equilibri internazionali. Da una parte si rischia il conflitto diretto con Mosca. Dall’altra si va a stuzzicare la Cina, che sinora ha mantenuto una posizione di equilibrio almeno apparente per non mettere a rischio i rapporti commerciali con l’Occidente. Ma se venisse a mancare questo freno, di fronte allo scoppio di un conflitto fra Nato e Russia il Dragone, che nell’ultimo anno ha armato il proprio esercito come mai aveva fatto in passato, potrebbe decidere di non mantenere la sua neutralità, alleandosi con Putin. E al centro di questo scontro fra titani c’è, ancora una volta, l’Europa. Debole, litigiosa, sfilacciata. Senza una vera unità politica o militare. Con eserciti indeboliti dal continuo invio di armi a Zelensky, opinioni pubbliche che di guerra non vogliono nemmeno sentir parlare e Stati deboli e divisi. Ma che si troveranno, se il conflitto globale dovesse davvero esplodere, ad affrontare una Guerra Mondiale che si svilupperebbe soprattutto sui loro territori.
L'articolo Biden choc: “Possibile colpire la Russia”. L’Ucraina è quasi persa, gli Usa spingono l’Europa verso la guerra proviene da The Social Post.