
Nella notte di ieri, il campo profughi di al-Bureij, situato nel centro della Striscia di Gaza, è stato teatro di un violento attacco aereo. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa palestinese Wafa, sei palestinesi, tra cui un neonato, hanno perso la vita a seguito dei raid israeliani. Le fonti locali hanno riferito che “decine di persone” sono rimaste ferite negli attacchi.
L’attacco è avvenuto in due momenti distinti. Il primo raid ha colpito una casa appartenente alla famiglia al-Khatib, causando la morte di quattro persone, tra cui un neonato, e ferendo numerosi altri membri della famiglia e vicini. La devastazione ha lasciato segni indelebili in un’area già profondamente colpita dal conflitto.
Successivamente, un secondo attacco aereo ha preso di mira la residenza della famiglia an-Najjar. Questo raid ha provocato la morte di altre due persone e ha ferito gravemente molti altri abitanti della casa. La comunità di al-Bureij è stata profondamente scossa dagli eventi, che hanno portato ulteriore dolore e sofferenza in una zona già martoriata dalla violenza.
La notizia ha suscitato un’ondata di indignazione e tristezza tra i residenti di Gaza e nella comunità internazionale. Le autorità palestinesi e diverse organizzazioni umanitarie hanno espresso la loro condanna per gli attacchi, sottolineando la necessità di una soluzione pacifica e duratura al conflitto.
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