
Nella notte del 17 giugno 2024, la Sicilia è stata interessata da una serie di eventi sismici che hanno colpito diverse aree dell’isola. Le scosse, sebbene di lieve entità, hanno attirato l’attenzione sia per la loro frequenza che per la distribuzione geografica.
Prima scossa alle Isole Eolie
La prima scossa si è verificata alle 00:53 al largo delle isole Eolie. Il sisma, di magnitudo 2.7, è stato registrato a una profondità considerevole di 189 km. Questa profondità significativa ha contribuito a ridurre l’impatto percepito in superficie, sebbene l’evento sia stato rilevato dai sismografi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).
Le Eolie, un arcipelago vulcanico situato a nord della Sicilia, sono note per la loro attività sismica e vulcanica. La regione è monitorata attentamente a causa del rischio potenziale associato ai fenomeni vulcanici, che possono generare eventi sismici anche di maggiore entità.
Poco dopo la prima scossa, alle 01:55, un altro terremoto ha scosso il territorio di Milo, un piccolo comune situato nella provincia di Catania. Questa scossa, di magnitudo 2.0, è stata relativamente superficiale rispetto alla precedente e non ha causato danni significativi.
Milo si trova alle pendici dell’Etna, il vulcano più attivo d’Europa. Questa vicinanza contribuisce alla frequente attività sismica nell’area. Sebbene la magnitudo fosse bassa, i residenti hanno avvertito il tremore, evidenziando come la regione sia abituata a convivere con questi fenomeni naturali.
L’ultima scossa della notte si è verificata alle 04:40, a 2 chilometri a nord-est di Caltagirone, con una magnitudo di 2.0. Caltagirone è famosa per le sue ceramiche artistiche e si trova nella parte sud-orientale della Sicilia. Anche questa scossa è stata di lieve entità e non ha provocato danni né allarme tra la popolazione locale.
La serie di scosse sismiche della notte del 17 giugno è un promemoria della complessità geologica della Sicilia, una regione situata in una delle zone sismicamente più attive del Mediterraneo. Fortunatamente, gli eventi registrati non hanno causato danni significativi o vittime, ma sottolineano l’importanza di un costante monitoraggio e della preparazione nelle aree a rischio sismico.
La Sicilia, con la sua combinazione unica di attività tettonica e vulcanica, continuerà ad essere un punto focale per gli studi sismologici e vulcanologici. Eventi come quelli della scorsa notte rafforzano la necessità di mantenere alta la vigilanza e di sviluppare ulteriormente le misure di prevenzione e risposta ai disastri naturali.
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