
Un nuovo attacco missilistico russo ha scosso la capitale ucraina questa mattina, causando la morte di almeno due persone e il ferimento di altre tre. Tra le strutture colpite c’è l’ospedale pediatrico Okhmatdyt, il più grande centro medico per bambini in Ucraina. Lo ha confermato il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, descrivendo l’accaduto come un tragico colpo al cuore della città.
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L’attacco a Kiev
Il sindaco della capitale ucraina, Klitschko ha dichiarato che la struttura medica pediatrica è stata direttamente colpita nell’attacco, suscitando indignazione e preoccupazione tra la popolazione e le autorità locali. L’ospedale Okhmatdyt, noto per essere il più grande del Paese, offre cure a migliaia di bambini e rappresenta un pilastro fondamentale del sistema sanitario ucraino. La notizia ha subito fatto il giro del mondo, sollevando un’ondata di solidarietà e condanne contro l’azione militare russa.
Le parole di Zelensky
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha denunciato l’attacco su Telegram, descrivendo la giornata come una delle più dure per l’Ucraina. “I terroristi russi hanno attaccato di nuovo l’Ucraina con i missili. Diverse città: Kiev, Dnipro, Kryvyi Rih, Sloviansk, Kramatorsk. Più di 40 missili di vario tipo. Sono stati danneggiati edifici residenziali, infrastrutture e un ospedale pediatrico”, ha scritto Zelensky, sottolineando la gravità dell’offensiva.
“La Russia non può non sapere dove volano i suoi missili e deve essere ritenuta pienamente responsabile di tutti i suoi crimini: contro le persone, contro i bambini, contro l’umanità in generale. È molto importante che il mondo non rimanga in silenzio e che tutti si rendano conto di ciò che la Russia è e di ciò che sta facendo”, conclude Zelensky.
Le reazioni internazionali
Secondo quanto riportato, l’attacco di questa mattina ha visto il lancio di oltre 40 missili su varie città ucraine, inclusa Kiev. Le forze armate russe hanno colpito edifici residenziali e infrastrutture critiche, causando danni estesi e alimentando la paura tra i cittadini. Le città di Dnipro, Kryvyi Rih, Sloviansk e Kramatorsk sono state anch’esse bersaglio di questo massiccio bombardamento, che rappresenta una delle operazioni più intense delle ultime settimane.
La comunità internazionale ha reagito con sgomento all’attacco, con numerosi leader mondiali che hanno espresso solidarietà all’Ucraina e condannato fermamente l’azione russa. Organizzazioni umanitarie e agenzie internazionali stanno monitorando la situazione e si preparano a fornire assistenza alle vittime e alle comunità colpite.
Mentre l’Ucraina affronta le conseguenze di questo devastante attacco, l’incertezza sul futuro del conflitto continua a crescere. Le autorità ucraine stanno intensificando gli sforzi per proteggere la popolazione e ripristinare i servizi essenziali, ma la minaccia di ulteriori attacchi rimane alta. La comunità globale osserva con attenzione, sperando in una de-escalation che possa portare a una pace duratura nella regione.
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