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Nuovi sondaggi elettorali Usa, è uno Tsunami: ecco i numeri degli Stati-chiave. I Dem aspettano Obama, ma lui tace

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Il segnale più forte di come la galassia democratica abbia ormai in gran parte abbandonato Joe Biden viene dal mondo dello spettacolo. Che per sua stessa natura è una vetrina a cielo aperto di ciò che succede. Oltre alla ormai celeberrima lettera di George Clooney, che dopo essersi schierato a fianco dell’attuale Presidente gli ha chiesto di ritirarsi, c’è da registrare la presa di posizione di altri famosi artisti americani. Da Stephen King a Michael Douglas, a John Cusak, tutti chiedono a Biden di fare un passo indietro. Lo stesso fanno opnionisti come Tom Friedman e Nicholas Kristoff. Richieste in questo senso arrivano, sempre più di frequente, anche da esponenti politici democratici. Ma intanto Joe Biden non molla, anche se continua a collezionare clamorose gaffe. Ieri in conferenza stampa ha presentato Zelensky dicendo “ecco a voi il Presidente Putin“. E si è scatenato il panico nelle file dei suoi, che aspettano una parola dall’ex Presidente Obama, forse l’unico che può convincere Biden a ritirarsi. Ma il tenpo passa e Obama, che secondo alcune fonti era a conoscenza della lettera di George Clooney, per ora tace.

Dalle nostre parti Giorgia Meloni, forse con un filo di velenosa ironia, ha dichiarato di aver trovato il presidente “lucido” durante il loro ultimo incontro. Ormai siamo arrivati al punto che l’uomo più potente del mondo sorprende quando riconosce i suoi interlocutori, e non quando mostra segni evidenti di affaticamento cognitivo. Una situazione paradossale, quasi incredibile, che ovviamente ha forti ripercussioni sui sondaggi elettorali per le presidenziali del 5 Novembre. Alle quali mancano meno di 4 mesi. Le rilevazioni dei principali istituti sono uno tsunami per il Presidente in carica. A livello nazionale Biden, da una situazione di sostanziale parità di un mese fa, si trova ora sotto di 2,6 punti (46,9% a 44,3%). E l’impressione è che i sondaggisti, nel recente passato come adesso, siano stati piuttosto generosi con il vecchio Joe. Ma il vero punto di svolta lo troviamo nel sondaggio di The Hill/Ddhq che riguarda i cosiddetti “Stati chiave“, decisivi per l’elezione del nuovo inquilino della Casa Bianca, che ora pendono dalla parte del candidato repubblicano.

Trump sarebbe in vantaggio in tutti e cinque: in Nevada 51-49, in Arizona 61-39, in Georgia 63-38, in Pennsylvania 59-41, in Wisconsin 59-41. E, a parte in Nevada, con distacchi impressionanti. Allo stato attuale, Trump puà contare su 235 grandi elettori sicuri contro i 226 di Biden. Per essere certo della vittoria, gli basterebbe conquistare 4 degli 8 Stati in bilico. E i numeri sembrano lasciare poche speranze a Biden. Anche per questo i Dem vorrebbero scaricare l’attuale Presidente e tentare il tutto per tutto con un altro candidato. Ma il tempo passa e il passaggio di consegne non avviene, almeno sino a oggi. I Repubblicani contesteranno certamente il tentativo di cambiare cavallo in corsa da parte dei loro avversari, e più si avvicineranno le elezioni, più le contestazioni avranno forza. Anche perché il Presidente in Carica, a dispetto dei rumors, non sembra intenzionato a mollare e gioca proprio la carta del poco tempo a disposizione per sotituirlo per restare in sella. Anche se il suo destino sembra segnato.

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