
Nuova spettacolare eruzione dell’Etna nella notte tra lunedì 15 e martedì 16 luglio. L’Osservatorio dell’Ingv di Catania ha rilevato attività stromboliana proveniente dal cratere Voragine. Si osserva anche una forte emissione di cenere sia dal cratere di Nord-Est che dallo stesso cratere Voragine, con la cenere che si disperde rapidamente sopra i crateri sommitali, fino a raggiungere una quota di circa 6mila metri sul livello del mare.
L’Etna si è placato in mattinata dopo che la scorsa notte una colonna di cenere dal Cratere Voragine ha raggiunto quota di circa 6mila metri sul livello del mare e che, spinta verso Est, è ricaduta sui centri abitati di Acicastello e Viagrande. Inoltre una colata lavica è tracimata dall’orlo nord occidentale del cratere Bocca Nuova, con il fronte che si è attestato a quota 3mila metri circa, ed è ancora debolmente alimentata.
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Nella notte una forte eruzione
La nuova intensa eruzione dell’Etna è iniziata poco dopo le 9 di sera per poi terminare intorno alle 2 di notte . L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, riferisce che, dalle 21:00 circa, le immagini delle telecamere di sorveglianza hanno mostrato un graduale aumento dell’attività stromboliana nel cratere Voragine. Le previsioni indicano che la nube eruttiva si sta dirigendo verso sud-sud-est. L’ampiezza media del tremore vulcanico ha continuato ad aumentare, fino a raggiungere livelli molto alti, per poi placarsi gradualmente.

Il centro delle sorgenti del tremore vulcanico è situato a est del cratere Voragine, a circa 3000 metri di altitudine. Parallelamente, si registra un ulteriore incremento dell’attività infrasonica, anch’essa localizzata al cratere Voragine. Per quanto riguarda le deformazioni, al momento si osserva una variazione nel segnale clinometrico della stazione sommitale di PDN di 0.1 microradianti; il dilatometro della stazione DRUV ha iniziato a mostrare una leggera decompressione dalle 19:00 circa. L’eruzione è visibile anche dalla Calabria.
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