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Trump “rimane” Trump e attacca Biden: “Chiuderò i confini e lancerò la più grande deportazione della storia”

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Durante la convention repubblicana, Donald Trump ha sferrato un duro attacco al presidente Joe Biden e alla sua amministrazione, promettendo una serie di misure drastiche sull’immigrazione. Nonostante le anticipazioni suggerissero che Trump non avrebbe menzionato Biden, l’ex presidente ha deciso di farlo, criticando pesantemente l’attuale leadership: “Dobbiamo salvare il Paese da una leadership totalmente fallimentare e incompetente. Abbiamo un’inflazione che sta rendendo la vita insostenibile alle famiglie come mai prima”.
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Trump ha ribadito le sue promesse elettorali, dichiarando che terminerà la costruzione del muro al confine e che chiuderà i confini per fermare l’immigrazione clandestina. Ha inoltre annunciato: “Lanceremo la più grande deportazione della nostra Storia”.

Nonostante le parole dure, Trump ha anche cercato di adottare un tono più conciliatorio, chiedendo di “non demonizzare il disaccordo politico” e invitando il Partito democratico a “mettere immediatamente fine alla strumentalizzazione del sistema giudiziario”. Ha sottolineato la necessità di curare le “divisioni e discordia” nel Paese.

Durante il suo discorso, Trump ha ricordato l’attentato subito recentemente e ha attribuito la sua sopravvivenza alla protezione divina: “Mi sono subito detto ‘è un attacco contro di me’. Ma Dio era dalla mia parte”. Questo episodio drammatico ha rafforzato la sua retorica, con il pubblico visibilmente commosso.

Sul palco, accompagnato dalle note di “God bless the USA”, Trump ha accettato con orgoglio la candidatura presidenziale per il Partito repubblicano. Ha promesso di “riportare in auge il sogno americano”, di abbassare le tasse e di “guarire le divisioni” che affliggono il Paese. Ha inoltre garantito che gli Stati Uniti torneranno a essere “dominanti nell’energia, non solo per noi ma per il resto del mondo”.

Nel corso del discorso, Trump ha ringraziato la sua famiglia e lodato il suo vice, J.D. Vance, oltre a esprimere gratitudine per il supporto della moglie, Melania. Ha ripetuto che sotto la sua presidenza la Russia non ha invaso l’Ucraina, presentandosi come un uomo di pace e promettendo di porre fine a tutte le crisi internazionali.

Nonostante gli appelli all’unità, Trump non ha risparmiato critiche ai Democratici, accusandoli di “distruggere il nostro Paese” e di aver favorito l'”invasione di milioni di clandestini” che hanno incrementato i reati. Tuttavia, ha evitato di attaccare direttamente Joe Biden, citandolo solo una volta e promettendo di non farlo più.

Il discorso si è concluso con una nota di ottimismo e determinazione: “Vinceremo, vinceremo, vinceremo”, ha ripetuto Trump, ricevendo un’ovazione dal pubblico. La convention si è chiusa con una cascata di palloncini bianco, rosso e blu e sulle note di “Nessun dorma” della Turandot, segnando l’inizio ufficiale della campagna elettorale per le prossime elezioni.

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