
Donald Trump ha abbandonato ogni prudenza diplomatica per schierarsi apertamente con Marine Le Pen, leader storica dell’estrema destra francese, condannata a cinque anni di ineleggibilità e quattro di carcere per appropriazione indebita di fondi pubblici.
“LIBERATE MARINE LE PEN!“, ha scritto in maiuscolo sul suo social Truth, in quello che appare a tutti gli effetti come un endorsement elettorale anticipato in vista delle presidenziali francesi del 2027. Nel suo messaggio, Trump ha parlato di “caccia alle streghe”, evocando lo stesso linguaggio con cui da anni denuncia i suoi guai giudiziari in patria. Ha accusato i “sinistrorsi europei” di usare la magistratura per “mettere a tacere la libertà di espressione”, senza tuttavia mai citare esplicitamente né il sistema giudiziario francese né l’Eliseo.
La condanna di Le Pen e le reazioni dagli USA
La leader del Rassemblement National è stata condannata lunedì da un tribunale francese per aver messo in piedi, tra il 2004 e il 2016, un sistema di finanziamento illecito: avrebbe infatti usato 4 milioni di euro provenienti dal Parlamento europeo per pagare i dipendenti del partito per attività politiche interne alla Francia, aggirando le regole comunitarie.
Secondo la corte, Le Pen era “al centro del meccanismo”. Ma per Trump si tratterebbe solo di un “errore contabile”. “Non conosco personalmente Marine Le Pen”, ha premesso il presidente Usa, “ma ha lavorato duramente per anni. Poco prima di una grande vittoria, la stanno perseguitando con accuse minori. Questa non è democrazia“.

Alle sue parole hanno fatto eco quelle del vicepresidente JD Vance, sempre più attivo sulla scena politica internazionale, che ha dichiarato a Newsmax: “Vogliono toglierla di mezzo. È un attacco alla democrazia”. Peccato che, nel farlo, abbia affermato erroneamente che Le Pen non fosse coinvolta direttamente nei fatti. Anche Elon Musk, da tempo vicino all’amministrazione Trump, ha scritto su X un sintetico: “Free Le Pen!”.
Domenica di proteste a Parigi: due piazze, due visioni della Francia
Le dichiarazioni incendiarie in arrivo da Washington giungono mentre Parigi si appresta a vivere una domenica di fuoco. Marine Le Pen sarà in piazza, accanto a Jordan Bardella, suo delfino e volto giovane del Rn. Una protesta contro la condanna e contro “l’ingiustizia politica”, come l’ha definita il partito.
In risposta, nella Place de la République si terrà una contro-manifestazione promossa da organizzazioni giovanili e una parte della sinistra, sotto lo slogan “Contro l’estrema destra, per la Repubblica”. Il premier François Bayrou ha lanciato un appello alla calma: “Serve responsabilità. Nessuno vuole disordini”.
Il caso Le Pen è ha catalizzato il nuovo asse internazionale della destra, che dalla Casa Bianca guarda con favore crescente ai movimenti euroscettici e sovranisti del vecchio continente. Il sostegno di Trump non è più episodico, ma strutturato.
Il 2027 è ancora lontano, ma le parole dell’uomo più potente d’America pesano. E rischiano di alimentare un clima di radicalizzazione e scontro politico in Francia, dove la giustizia viene ora dipinta da alcuni come un’arma al servizio del potere. In un’Europa confusa, divisa e sempre più impotente il clima si fa sempre più caldo, e il futuro sempre più incerto.
L'articolo Donald Trump a gamba tesa sulla politica francese: “Sto con Marine Le Pen” proviene da The Social Post.